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Cos’è la User Experience? Davvero!

E va bene… ti spiego la mia idea su come comprendere cos’è l’User Experience. Tuttavia, se posso esprimere un pensiero, sicuramente se stai leggendo questo blog o questo articolo, hai già qualche conoscenza sull’argomento della UX. La UX non è certamente una novità, ma qualcosa di intrigante accade quando ci si imbatte nella domanda “Cos’è la UX?”. È quasi istintivo cliccare per approfondire, magari con la speranza di trovare una spiegazione che possa illuminare.

Immagina di dover acquistare una lampada per la tua scrivania. Sul serio, fai uno sforzo immaginativo. Come la vorresti? Da qui, da questo punto, inizia tutto. Indipendentemente dal fatto che tu scelga di prendere il tuo cellulare e navigare su Amazon o faccia una rapida ricerca su Google, vorrei che tu riflettessi su una cosa: cosa stai effettivamente facendo? Perché non vai direttamente al negozio di lampade o da Ikea, ad esempio? Perché optare per la “comodità” di aprire il cellulare anziché prendere un mezzo per recarti in un negozio fisico? Cos’è la UX? È questo. È l’atto di aprire per ottenere. È la velocità. Mi piace citare speso questa frase: “Le persone non scelgono McDonald’s per la qualità del cibo, ma per la rapidità nella preparazione”

Si dice che la UX sia come l’utente interagisce con un prodotto o servizio, come vive l’intera esperienza dall’acquisto all’utilizzo. Ma cosa significa davvero? È tutto così definito? Accettiamo questa definizione senza riserve? Cosa implica il termine “interagisce”? E cosa intendiamo per “esperienza”? A volte sembra che tutto si concentri su come l’utente deve compiere un’azione, ma permettimi di dirti questo: a volte, quel concetto così ben definito è proprio ciò che rende tutto più “sfumato”. Gli utenti non partono con alcuna predisposizione verso nulla. Prendendo l’esempio della lampada di prima, all’inizio non hai avuto alcuna speranza di trovare qualcosa, nessun pensiero del tipo “Oh, vediamo che esperienza avrò oggi comprando una lampada”, nessuno sguardo orientato verso un tipo specifico di “esperienza”. Nulla. Buio!

Iniziare a pensare in termini di “costruire” potrebbe essere l’approccio più approssimativo per avvicinarsi a creare un’esperienza che un utente “deve” vivere se vuole utilizzare il tuo servizio, senza dover necessariamente basarsi su imitazioni preconcette di “cosa” o “come” dovrebbe essere ciò che vorresti offrire a un utente sconosciuto. La vera spiegazione di cosa sia la UX si riassume in questa affermazione: Discover by doing, Learning by doing e Making by doing. Ovvero: Scoprire facendo, Apprendere facendo, Creare facendo!

La User Experience (UX) si tradurrebbe meglio così: si tratta di una persona dedicata e concentrata a svolgere una parte fondamentale di un processo del prodotto digitale, ovvero qualcuno che si dedica esclusivamente. In passato, un tecnico era una sorta di “uomo orchestra”, occupandosi di ogni aspetto: dalla progettazione iniziale allo sviluppo, dalla pubblicazione alla manutenzione continua. Questo approccio olistico aveva il suo fascino, ma ora le cose sono cambiate in maniera sorprendente. Oggi, invece, ci sono numerosi ruoli per ogni aspetto, frammentati in maniera così marcata da risultare quasi imbarazzante!

Dunque, la UX è praticamente l’anima di TUTTO, dalla A alla Z quando si tratta di progettazione. È tipo il segreto magico che trasforma il processo di comprare qualcosa in un’esperienza totalmente senza stress e super appagante.

Immagina questo: ci sono un sacco di passaggi coinvolti per garantire che quando decidi di mettere le mani su quella lampada favolosa, tutto vada liscio come l’olio. E sai perché? Perché c’è un vero esercito di persone coinvolte nello stesso progetto, ognuna che getta il suo tocco magico.

Diciamo che è come organizzare una festa epica. Hai il DJ che mette la musica giusta (l’aspetto visivo e l’usabilità), il cuoco che prepara il cibo fantastico (la progettazione dietro le quinte), e gli amici che assicurano che tutti se la passino bene (la soddisfazione dell’utente). Tutti contribuiscono in modo fondamentale, così alla fine, quando finalmente compri quella lampada, è più una passeggiata rilassante che un’avventura piena di frustrazioni. Cheers alla UX!

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